Recensione di Jessica: Le confessioni del cuore di Colleen Hoover

Salve Disaster, continuiamo con il tema #noviolence di questa settimana. Oggi vi propongo la regina del dramma, Colleen Hoover, con uno dei suoi capolavori. La scelta non è casuale...

Titolo: Le confessioni del cuore (Confess)
Autore: Colleen Hoover
Casa editrice: Leggereditore
Prezzo: 6,99 (e-book) 12,67 (cartaceo).
Pagine: 280
Sinossi:
A soli venti anni, Auburn Mason ha paura di aver perso ciò che aveva di più importante. Malgrado il dolore, le resta la voglia di lottare per rimettere sulla giusta strada un destino che sembra sfuggirle dalle mani, ma questa volta non dovrà esserci più spazio per errori e debolezze, tantomeno per l’amore.
Owen Gentry è l’enigmatico artista proprietario dello studio d’arte di Dallas presso cui Auburn ha trovato lavoro. È un giovane brillante, di talento, verso il quale Auburn sente fin da subito di provare un’attrazione speciale. A quanto pare, la vita le sta regalando un’altra occasione per lasciarsi andare e ascoltare il proprio cuore. Eppure c’è qualcosa che rischia di minacciare la ritrovata felicità, un segreto che Owen vorrebbe relegare nel proprio passato ma che torna prepotentemente a galla. Owen sa che l’unico modo per non perdere Auburn è condividere con lei ogni aspetto della sua vita, ma la verità, come le opere d’arte, si presta a interpretazioni contrastanti, e una confessione, talvolta, può essere più distruttiva di una menzogna...
Recensione:
È estremamente facile perdere se stessi, quando si perde l’amore della propria vita: la vita di Auburn si sgretola come un castello di carte quando Adam muore e lei si ritrova incinta a sedici anni. La madre di Adam l’aiuta in cambio della custodia del bambino, ma cerca di allontanarla da lui trasferendosi a Dallas.
Auburn segue suo figlio, accontentandosi dei brevi momenti passati insieme, in attesa di riottenerne finalmente la custodia. Tuttavia, è difficile e costoso: la ricerca di soldi extra la porta a bussare alla porta di Owen Gentry, professione pittore. I dipinti di Owen sono ispirati dalle confessioni che le persone lasciano davanti alla sua porta e riscuotono un notevole successo. Anche Auburn rimane incantata dalla sua arte, e da lui, anche se fatica ad ammetterlo. Non può permettersi distrazioni, ma Owen sa essere molto convincente quando vuole.
Il problema è l’ex cognato Trey, un poliziotto arrogante che crede di avere dei diritti sulla ragazza e la ricatta usando il nipote per far leva su Auburn. Iniziano così le violenze psicologiche, sottili, astute: Auburn lo giustifica, si sente in colpa per “tutto quello che Trey fa per lei e suo figlio”. Finché la violenze non diventano fisiche:

“Mi tendo da capo a piedi e mi rendo conto che se provassi a scappare, mi fermerebbe. Ma so anche che se non scapperò, mi farà del male.
Non ho mai avuto così tanta paura.
Resta sopra di me, con la bocca contro il mio orecchio. Non aggiunge altro, ma non ce n’è bisogno: la mano che sta di nuovo cercando di insinuarsi nei miei jeans parla per lui. Per una frazione di secondo mi chiedo se non dovrei lasciarlo fare. Se stessi zitta e gli permettessi di prendersi quello che vuole, forse potrebbe perdonarmi per ciò che è successo con Owen. Non posso lasciare che questa storia si frapponga tra me e mio figlio.
Ma è un pensiero di un istante, perché non permetterò che AJ cresca con una madre senza spina dorsale.”

Colleen Hoover è la regina del dramma, ma di quello sensato e non fine a se stesso. Ho scelto lei, fra tante autrici perché credo che dia il messaggio giusto: quello di essere forti, credere in noi stesse e non sottomettersi alla violenza MAI, per nessun motivo. Questo non è il solo libro di Colleen in cui si affronta il tema della violenza sulle donne, ma è quello forse più attuale in questo momento. Il cattivo della storia è colui che più di chiunque altro dovrebbe proteggere Auburn, perché fa parte della famiglia e perché è un poliziotto. Tuttavia, non è un’uniforme a fare i buoni e i cattivi e questa storia ne è una dimostrazione: sono i fatti a definire le persone, nel bene e nel male.
Complimenti alla Hoover per la tematica importante di questo libro e per l’innata classe con cui affronta qualsiasi argomento. Siate come Auburn: il silenzio non è altro che una forma d’omertà.




Commenti

  1. Bellissima recensione! Anche a me è piaciuto tanto *-* almeno una volta al mese riguardo il trailer della serie tv ♥

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